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La rivista al Volante ha provato in anteprima la nuova Subaru Forester con motore ibrido, vediamo come è andata!

Subaru Forester: tutta nuova e anche ibrida

Su un piccolo tracciato off-road, e lungo una pista d’asfalto nei pressi di Vienna, abbiamo potuto provare in anteprima la Subaru Forester 2.0 e-Boxer. L’auto è appena stata presentata al Salone di Ginevra ed è in fase di omologazione, per cui molti dei dati tecnici non sono ancora stati resi noti. Si tratta della nuova generazione della suv giapponese, realizzata sulla base del pianale SGP (Subaru Global Platform, già utilizzato per le più piccole Impreza e XV) e mossa da un’inedito sistema mild hybrid (ibrido leggero). Il nome e-Boxer deriva infatti dall’accoppiata fra un piccolo motore elettrico con 16,7 cavalli e il quattro cilindri 2.0 a iniezione diretta di benzina da 150 CV (con architettura boxer, a cilindri contrapposti, come tutti i propulsori della casa). La nuova Forester (assieme alla XV) sarà la prima ibrida della Subaru venduta in Europa. Da noi, arriverà a fine 2019.
Le novità sul piano del design sono soprattutto nella parte posteriore (sebbene la macchina sia tutta nuova). Il frontale della Subaru Forester 2.0 e-Boxer, infatti, ricalca lo schema del vecchio modello, ma è più muscoloso, con la mascherina più grossa e verticale. Dietro, invece, il portellone e il paraurti hanno tratti elaborati, che danno solidità, e i fanali sono orizzontali (invece che verticali) e a forma di “C”.
Cambia parecchio l’abitacolo, che ha un’impostazione classica e un’aria robusta. Le plastiche della plancia della Subaru Forester 2.0 e-Boxer sono gradevoli e l’assemblaggio dei pannelli ci è sembrato preciso. Non ci hanno convinto del tutto, invece, il piccolo schermo centrale sopra la plancia (visualizza i flussi di energia e le informazioni sulla marcia in off-road), che può essere fonte di distrazione durante la guida, come anche i numerosi tasti al volante e nella consolle. E il “clima” è piuttosto in basso. Il baule non è piccolo: le batterie sotto il piano di carico tolgono spazio alla ruota di scorta, ma non dovrebbero penalizzare troppo la capienza del vano.La tenuta di strada in curva è buona, lo sterzo è preciso e le sospensioni assorbono bene le asperità, senza essere troppo morbide. Il 2.0 della Subaru Forester 2.0 e-Boxer è regolare, emette poche vibrazioni e non fa troppo rumore; il motore elettrico lo aiuta nelle riprese, dando un po’ di coppia motrice in più e contribuendo a contenere i consumi di benzina. Sotto gli 80 km/h, e sfiorando appena l’acceleratore, se gli accumulatori sono carichi si riesce a percorrere anche più di un chilometro in modalità elettrica. Come in tutte le ibride, le batterie si ricaricano nelle decelerazioni, recuperando energia. Ma non solo: qui, se si marcia sotto i 40 km/h a “pile” scariche, il motore a benzina spinge l’auto e al contempo aziona il generatore, che in pochi minuti fa il “pieno” di elettroni. Il cambio CVT a variazione continua di rapporto, del tutto fluido nelle risposte, favorisce il confort quando si guida tranquilli, ma quando si preme con decisione il pedale dell’acceleratore fa impennare i giri del 2.0 (con conseguente aumento della rumorosità). Ottime le prestazioni in fuori strada, grazie alla notevole altezza minima da terra di 22 cm e alla collaudata trazione integrale permanente, col sistema X-Mode che consente di variare la risposta del motore, del cambio, dei freni e della trasmisisone per muoversi meglio sui fondi scivolosi, e che comprende il controllo automatico della velocità nelle discese ripide. Il contributo del motore elettrico si fa sentire nei passaggi più difficili e nel superamento degli ostacoli da fermo: a batterie cariche, l’auto ci è sembrata un po’ più reattiva.Dotata di serie su tutti gli allestimenti del rinnovato sistema di assistenza alla guida EyeSight, la Subaru Forester 2.0 e-Boxer ora può contare su due telecamere stereo posizionate dietro il parabrezza. Queste garantiscono il funzionamento del cruise control adattativo (che oltre a mantenere la distanza di sicurezza consente all’auto di rallentare fino a fermarsi e poi ripartire da sola), il mantenimento in corsia e la frenata automatica d’emergenza se si rischia di tamponare o di investire un pedone o un ciclista. I prezzi dovrebbero partire da circa 35.000 euro.